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Crisi delle aziende: colpa solo della guerra e della pandemia?

29/11/2022
Redazione

Crisi delle aziende: colpa solo della guerra e della pandemia?

In questi ultimi mesi, non certo facili da un punto di vista economico e lavorativo per molte realtà del nostro paese, abbiamo visto una generale presa di coscienza sullo stato di rischio in cui versano le imprese.

Ma la crisi delle aziende può ricollegarsi esclusivamente alla pandemia e alla situazione internazionale? È importante approfondire questo concetto, e fare attenzione ad analizzare il modo che le aziende hanno di fare impresa, prima di cercare cause esterne che, seppur concomitanti o scatenanti la crisi, nascondono problemi ben più radicati nelle dinamiche aziendali.

Crisi delle aziende italiane: l’importanza della gestione aziendale

La situazione di crisi di molte aziende italiane è innegabile: prima la pandemia che ha ridotto la produzione e la vendita per la gran parte dei settori, poi la crisi di approvvigionamento di materie prime e, negli ultimi mesi, la guerra e la crisi energetica hanno inflitto senza ombra di dubbio un duro colpo all'economia di tutto il pianeta, con un effetto a catena che ha reso ancora più generalizzato ed espanso il fenomeno.

Quello su cui vogliamo puntare l’attenzione, però, è il fondamentale peso che una corretta gestione e pianificazione aziendale hanno avuto e hanno nell’affrontare e superare le difficoltà.

Avere protocolli di gestione aziendale ed essere in grado di applicarli, monitorarne l'efficacia e intervenire sui processi che risultano più deboli, è alla base per una duratura stabilità aziendale, che apre le porte a nuovi investimenti, a una crescita proficua e, di conseguenza, a un continuo miglioramento della propria realtà e degli altri business correlati.

La gestione finanziaria e il carico fiscale sono elementi essenziali, ma anche complessi da gestire. Non è una novità che la maggior parte delle piccole medie imprese non abbia una figura dedicata al suo interno che si occupi solo della gestione finanziaria, un po' per mancanza di risorse, un po' per mancanza di conoscenza e consapevolezza sull'effettiva necessità di tale figura.

La soluzione più adeguata sarebbe allora quella di rivolgersi a un consulente esterno, che aiuti l’impresa ad analizzare i suoi aspetti gestionali, predisponendo strumenti per il controllo dei costi e per la pianificazione finanziaria, così da poter intervenire ai primi segnali di crisi e salvaguardare la salute dell’impresa nel tempo. La gestione della crisi aziendale è un servizio che noi di Lex e Business affrontiamo con positività, in maniera propositiva per creare un piano di risanamento aziendale efficace e in grado di favorire il rilancio dell’azienda.

Le cause della crisi delle imprese dalla pandemia a oggi

In generale, possiamo individuare una duplice origine nella crisi finanziaria che colpisce un’azienda. Da un lato troviamo cause legate al business, interne ma anche esterne all’azienda, che si trova così a subirne gli effetti: contrazione del mercato, modifiche nella legislazione, arrivo sul mercato di una forte concorrenza, oppure scelte manageriali sbagliate o criticità nelle fasi produttive. Dall’altro lato, però, esiste un’origine più strettamente finanziaria, legata alla cattiva gestione degli investimenti, ad errori di gestione dei capitali e della copertura finanziaria. Queste origini possono coesistere e rafforzare gli effetti negativi provocati da più fattori concomitanti.

Non è, quindi, solo la pandemia o solo la crisi energetica a mettere in difficoltà le aziende, ma una serie di elementi che possono già essere presenti, ma che vengono esasperati dalle cattive condizioni del mercato e dell’economia, introdotti da condizionamenti esterni.

Proprio perché il periodo che si prospetta nel prossimo futuro apre ancora a previsioni non proprio ottimistiche, è molto importante che le aziende italiane abbiano la consapevolezza, la capacità e gli strumenti per prendere coscienza dei loro problemi interni, per affrontare il mercato con una struttura e un’organizzazione più forte e resistente.

Entra qui in gioco anche un importante fattore psicologico: non sempre è facile per l’imprenditore accettare l’idea di trovarsi in crisi e di dover effettuare importanti cambiamenti procedurali e produttivi. Essere in difficoltà non è un insuccesso personale: individuare tempestivamente i segnali di malessere della propria realtà aziendale è fondamentale per poter intervenire in tempo e risanare la situazione senza conseguenze.

Ricordiamo, a tal proposito, che il 15 luglio 2022 è entrato definitivamente in vigore il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019), che obbliga le imprese a dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, così da essere in grado di rilevare in maniera tempestiva il sopraggiungere di campanelli d’allarme che possano far presagire l’inizio di una crisi dell’azienda.

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