Lo stato patrimoniale e il conto economico sono i due elementi principali della chiusura del bilancio. Stiamo parlando di due documenti che hanno caratteristiche e obiettivi differenti ma che spesso vengono confusi tra loro.
Scopriamo insieme che cosa sono lo stato patrimoniale e il conto economico, le differenze principali e perché sono due strumenti fondamentali per le aziende e le piccole e medie imprese.
Prima di vedere le definizioni di stato patrimoniale e conto economico, è doveroso fare un piccolo passo indietro. Questi due elementi fanno parte del bilancio fiscale, un documento utilissimo per i titolari d’impresa perché permette di avere sotto controllo tutto ciò che accade all’interno dell’azienda.
Il problema è che le piccole imprese, spesso, riscontrano difficoltà nel realizzare il bilancio fiscale – a causa della mancanza di personale o di semplice cultura aziendale – oppure delegano al commercialista senza controllare in tempo reale.
In tal senso, la presenza di un consulente esterno può essere non solo utile ma fondamentale per una PMI che vuole ottenere gli stessi risultati delle aziende che utilizzano un’intera area del personale per redigere il bilancio. Lex and Business offre ai suoi clienti dei consulenti esperti in grado di effettuare un’analisi approfondita dei bilanci ma anche dei finanziamenti in corso, degli eventuali debiti con l’Agenzia delle Entrate e dei rapporti con le Banche.
Ma vediamo nel dettaglio che cosa sono stato patrimoniale e conto economico.
Qual è la differenza tra stato patrimoniale e conto economico? Lo stato patrimoniale rappresenta la situazione del patrimonio di un’azienda in un determinato momento, che in genere corrisponde al 31 dicembre di ogni anno.
Dal punto di vista contabile, possiamo definirlo come un prospetto dove, alla fine dell’anno solare, vengono rappresentate le attività, le passività e il patrimonio netto dell’azienda.
Dal punto di vista finanziario, invece, lo stato patrimoniale consente di verificare se l’impresa è in grado di mantenere l’equilibrio patrimoniale e finanziario: in tal caso, la sezione attiva riguarda gli impieghi di mezzi finanziari da parte dell’azienda, mentre quella passiva e il patrimonio netto rappresentano le fonti del finanziamento di questi mezzi.
Ricapitolando, lo stato patrimoniale si divide in due sezioni opposte:
Infine, possiamo definire lo stato patrimoniale come una rappresentazione statica, come una sorta di fotografia istantanea della situazione aziendale. Al contrario, come vedremo nel prossimo paragrafo, il conto economico è in continuo movimento, perché riguarda le operazioni in entrata e in uscita.
Come abbiamo visto, lo stato patrimoniale è suddiviso in due sezioni, attivo e passivo, di cui per riassumere:
L’articolo 2424 del Codice Civile, però, ha proposto la riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il seguente schema:
Tale suddivisione è importante ai fini dell’analisi della solvibilità aziendale e del grado di coerenza tra gli elementi dell’attivo e del passivo.
Che cos’è il conto economico di un bilancio fiscale? Il conto economico è l’insieme delle operazioni di un’impresa che hanno contribuito a stabilire il risultato economico finale dell’azienda.
Fanno parte del conto economico i costi e i ricavi di un’azienda:
Nello specifico, il conto economico si divide in quattro sezioni:
In questo contesto, bisogna chiarire che l’Iva, pur essendo un’imposta, non rappresenta un costo per l’impresa.
L’Iva, infatti, è intesa come un credito o un debito che l'azienda ha nei confronti dell'Erario quando effettua un acquisto o una vendita: per questo viene inclusa nel passivo o nell’attivo dello Stato Patrimoniale.
Per fare un esempio, l’impresa quando acquista un bene deve registrare l’Iva a credito, mentre quando vende un bene deve registrare l’Iva a debito. Facendo la somma algebrica tra Iva a credito e Iva a debito, si ottiene il credito o il debito maturato dall'impresa nei confronti dell'Erario.
Abbiamo chiarito che cosa sono stato patrimoniale e conto economico, ma perché è necessario inserire entrambi nel bilancio fiscale?
Possiamo dire che ogni azione che riguarda la gestione aziendale deve essere rappresentata all’interno del bilancio e tradotta in numero. Solo tenendo traccia di tutte le attività che producono dei ricavi è possibile gestire responsabilmente l’intera impresa, comprese le sue risorse.
La relazione tra conto economico e stato patrimoniale diventa quindi essenziale per definire una situazione finanziaria trasparente, utile per fornire i propri dati all’Erario sì, ma anche per tenere sotto controllo la situazione dell’azienda.
Spesso e volentieri gli imprenditori delegano il tutto al proprio commercialista, senza comprendere quanto possa essere importante uno strumento come il bilancio per lo sviluppo di una realtà aziendale: stato patrimoniale e conto economico possono fornire dati concreti su quello che è stato fatto durante l’anno, permettendo al titolare di aggiustare gli errori e migliorarsi, oppure di continuare su quella strada.
In tal senso, un consulente esterno all’impresa può aiutare la dirigenza a costruire un bilancio, calcolare stato patrimoniale e conto economico e a ottenere risultati straordinari anche quando si tratta di microimprese.
Cosa si intende per sbilancio tra stato patrimoniale e conto economico?
Quando viene stampato il bilancio fiscale di un’azienda, può capitare di trovare un utile o una perdita differente tra il bilancio dello stato patrimoniale e quello del conto economico.
Tale situazione si verifica quando sono state effettuate una o più registrazioni contabili sbagliate. In genere l’errore più comune riguarda l’inversione contabile, ovvero quando si utilizza lo stato patrimoniale al posto del conto economico, oppure si verifica sbilancio tra stato patrimoniale e conto economico quando la differenza tra entrate e uscite è diversa da zero.
Per correggere questi errori, essendo soggetti a interpretazione, non è possibile affidarsi ad un software di contabilità ma sarà necessario intervenire personalmente, tramite il personale che si occupa di contabilità oppure tramite un consulente esterno.