Conoscere, per l’imprenditoria femminile, i requisiti e le condizioni da rispettare per accedere ai finanziamenti previsti, è di sicuro utile se vogliamo orientarci fra le tante norme in vigore, a partire dalla legge 215 del 1992.
Secondo questa norma, in particolare, possono usufruire dei finanziamenti:
I numeri, del resto, parlano chiaro: sono in costante crescita le donne a capo di un’impresa, che realizzano, per altro, obiettivi di business importanti. È ben nota, infatti, la capacità di problem solving delle donne, la loro determinazione e perché no, anche la loro lungimiranza. Tutto ciò contribuisce a renderle protagoniste di storie di successo e a stimolare traguardi di business sempre più ambiziosi.
In termini di requisiti c’è un altro aspetto importante di cui tenere conto, vale a dire la necessità di essere classificati come imprese di piccole dimensioni.
Ciò vuol dire che:
Pertanto, possono essere finanziati investimenti come:
Va rilevato, inoltre, che i finanziamenti possono essere concessi per sostenere le spese che riguardano i software, i servizi reali, i brevetti, le opere murarie, gli impianti, la progettazione dei lavori, gli studi di fattibilità dei progetti (se necessari), i piani di impresa, le attrezzature, i macchinari e, qualora vengano acquisite delle attività già esistenti, i beni usati.
Non sono comprese, invece, le spese relative agli utensili di utilizzo comune, ai materiali di consumo, alle materie prime, alla manutenzione ordinaria, all’acquisto di terreni o fabbricati e all’acquisto di beni come il cellulare, la macchina o il computer.
Le donne che ritengono di poter rispettare tutte le condizioni elencate e desiderano inoltrare una richiesta per un finanziamento a fondo perduto devono tenere sotto controllo i bandi che vengono pubblicati o sul sito web della Regione in cui si risiede o su quello del Ministero dello Sviluppo Economico.
Per l’imprenditoria femminile i requisiti di partecipazione e altre condizioni sono indicati direttamente in questi bandi che vengono pubblicati periodicamente e che possono essere consultati anche per capire quali sono le modalità di finanziamento previste.
Se si ritiene di rispettare tutti i requisiti indicati, non rimane che scaricare il modulo disponibile sul sito web del MISE per presentare la richiesta.
Lo Stato ha previsto inoltre una serie di agevolazioni volte ad assicurare l’avvio di imprese al femminile:
Questi ultimi sono finalizzati a favorire la nascita di imprese femminili, con una parte di capitale – di solito compresa fra il 50 e l’80% - che non deve essere restituita. Anche la parte che deve essere rimborsata, comunque, prevede delle condizioni di favore, con un tasso agevolato: in genere è pari allo 0.5% per un piano di ammortamento di dieci anni.
Per quel che riguarda il fondo di garanzia, invece, esso interviene sulle garanzie assicurative, reali e bancarie; in questo caso, quindi, non si tratta di un contributo di carattere economico vero e proprio.
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