I commercianti che chiudono in modo definitivo la propria attività (rottamando la licenza) hanno diritto a percepire un indennizzo pari al trattamento minimo di pensione (524,35 euro al mese nel 2022), sino all'accesso alla pensione di vecchiaia (attualmente fissato a 67 anni). Tale misura è stata introdotta con riferimento al decreto legislativo 207/1997, modificato dalla Manovra 2019, che ha reso strutturale questo ammortizzatore.
In questa breve guida vi diciamo quali sono i requisiti e le condizioni per poter accedere all’indennizzo commercianti (IndCom).
I destinatari dell'indennizzo sono:
L'indennizzo è concesso ai soggetti che facciano valere i seguenti requisiti:
1) avere compiuto 62 anni di età, se uomo, o 57 anni di età, se donna;
2) essere iscritto, al momento della cessazione dell'attività, per almeno cinque anni nella gestione speciale commercianti Inps;
3) aver cessato definitivamente l'attività commerciale e riconsegnato al comune l'autorizzazione per l'esercizio dell'attività commerciale.
Il titolare dell'attività, inoltre, deve avere effettuato la cancellazione dal Registro delle imprese presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico Amministrativo.
Per effetto del susseguirsi delle proroghe, attualmente risultano esclusi gli esercenti che hanno cessato definitivamente l'attività tra il 2009 e il 2016, ma che non hanno potuto accedere alla prestazione perché, sebbene in possesso del requisito anagrafico, hanno chiuso l'attività prima del 2017.
Qualora tutti i requisiti richiesti risultino perfezionati, compresa la cancellazione definitiva dell'attività commerciale, l'erogazione dell'indennizzo spetta dal primo giorno del mese successivo a quello in cui la domanda è stata presentata fino a tutto il mese in cui il beneficiario compie l’età per la pensione di vecchiaia.
Poiché la misura dell'indennizzo è pari al trattamento minimo di pensione previsto per gli iscritti alla gestione commercianti, nel 2022 l'indennizzo è pari a 524,35 euro ed è soggetto alla normale tassazione fiscale (Irpef).
Il diritto all’indennizzo si perde se il beneficiario riprende un’attività lavorativa subordinata, autonoma o occasionale.
In questo caso l’interessato, entro 30 giorni, ha l'obbligo di segnalare la ripresa dell'attività lavorativa all’INPS.
L’assegno non viene più corrisposto a partire dal primo giorno del mese successivo quello in cui l’interessato ha ripreso a lavorare.
L’indennizzo commercianti è incompatibile con l'attività di lavoro autonomo o subordinato, e con la pensione di vecchiaia.
Invece è compatibile con trattamenti pensionistici diretti (assegno di invalidità, pensione di inabilità, assegno sociale) che il soggetto eventualmente percepisce.
Lex e Business Advisory è il tuo punto di riferimento in Italia per quanto riguarda la gestione della tua impresa. Affidati al team di esperti di Lex and Business e metti al sicuro la tua attività imprenditoriale che hai costruito nel tempo mettendoci tutte le energie del mondo.
Non solo controllo di gestione, con i nostri esperti la tua impresa è al sicuro da tutte quelle insidie che caratterizzano la vita dell’imprenditore.
Ti aiutiamo per quanto concerne la pianificazione finanziaria delle tue attività e ti supportiamo in una vera e propria ristrutturazione della tua azienda.
Facciamo tutto questo in modo che la tua creatura possa essere al passo con i tempi: rapida, veloce e capace di integrare tutte le procedure che oggi un’azienda moderna non può fare a meno di applicare nel dettaglio per gestire obiettivi e flussi di lavoro sempre più complessi ed articolati.