Nel briefing stampa del 17 maggio 2023, membri del Governo hanno annunciato piani per affrontare l'emergenza causata dal ciclone nel Mediterraneo che ha scatenato frane e inondazioni in Emilia Romagna e Marche. Si prevede che le azioni di soccorso si formalizzeranno in un decreto legge da ratificare nel Consiglio dei ministri il 23 maggio.
Al di là delle azioni del dipartimento di protezione civile per assicurare la sicurezza delle persone e dei beni, il ministro Musumeci ha richiesto un finanziamento di almeno 20 milioni di euro. Il vice-ministro Leo ha annunciato l'elaborazione di una norma di emergenza per sospendere tutti gli obblighi fiscali e i pagamenti per le aree colpite, sia per i cittadini che per le entità giuridiche, le aziende e gli enti.
Il vice-ministro ha menzionato anche la possibilità di sospendere i pagamenti dei mutui, con discussioni già in corso con l'Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Leo ha dichiarato che è in atto un'analisi dei comuni della regione che sono stati coinvolti negli eventi calamitosi. ''Una volta fatta questa puntuale ricognizione, limitare la sospensione di tutti gli adempimenti tributari, sia in termini di versamento che di ulteriori adempimenti, per aver una mappatura completa dell'evento''. Allo stesso modo, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha annunciato che si prevede la sospensione degli obblighi e dei pagamenti relativi alla previdenza sociale (contributi INPS, INAIL, scadenze lavoristiche).
Anche il ministro della Giustizia, Nordio, è intervenuto annunciando l'intenzione di proporre la sospensione delle udienze civili e penali, così come la sospensione delle scadenze contrattuali, dei titoli esecutivi e di tutti gli atti con forza esecutiva. "Si tratta di aprire una parentesi necessitata da questa emergenza e di chiuderla nel più breve tempo possibile, quando sarà finita ", ha affermato Nordio.
Il Governo sta considerando anche:
Calderone ha aggiunto: " C'è la necessità però di una attenta ricognizione non solo dei territori ma anche delle aziende, delle tipologie di realtà interessate per delineare bene gli interventi nel prossimo decreto del governo. In più ragioniamo sull'utilizzo di ammortizzatori sociali per particolari situazioni e categorie di lavoratori come gli operai a tempo determinato in agricoltura. Abbiamo bisogno di capire la dimensione del fenomeno, dei numeri dei soggetti coinvolti”.