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Isa cosa sono: tutto sugli indici di affidabilità fiscale

07/01/2021
Redazione

Indici affidabilità fiscale Isa: cosa sono?

 

Avete presente quella puntata di una famosissima serie tv distopica in cui una ragazza perde lavoro, casa e rete sociale perché la sua reputazione e la sua affidabilità sui social media iniziano a declinare, per poi crollare in maniera catastrofica?

Vi starete chiedendo se per caso non avete sbagliato pagina, se siete finiti per errore su un blog di serie tv e non su uno di affari e finanza.

Non vi preoccupate, siete sempre su Lex e Business.

Vi abbiamo citato l’episodio di Black Mirror perché l’argomento di questo articolo ce lo ha fatto venire in mente; ma tranquilli, rimaniamo nella realtà, non ci saranno finali catastrofici e distopici qui, vi parliamo solo degli indici di affidabilità fiscale Isa.

Di cosa si tratta?

Come è intuitivo capire, gli indici di affidabilità fiscale hanno l’obiettivo di “misurare” e di valutare quanto i detentori di partita IVA siano affidabili a livello fiscale.

Gli indici di affidabilità fiscale sono una delle novità fiscali introdotte negli ultimi anni nel nostro Paese. In questo articolo esploriamo il tema a 360°, seguiteci!

Indici sintetici di affidabilità fiscale: la valutazione delle performances

 

Gli Isa sono stati introdotti con il decreto-legge n. 50/2017 e a partire dal periodo di imposta 2018 sostituiscono gli studi di settore. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Con la nostra introduzione a tema distopico non volevamo spaventarvi, ma qualche somiglianza – in meglio – con questo indicatore la abbiamo trovata.

Gli Isa, infatti, esprimono una valutazione da 0 a 10 dell’affidabilità fiscale con l’obiettivo finale di far accedere i contribuenti virtuosi a un regime di merito in caso di buone performances e di ottenere, di conseguenza, benefici fiscali.

Gli Isa si riferiscono a diverse attività economiche:

  • Agricoltura;
  • Manifattura;
  • Commercio;
  • Servizi e professioni.

In sostanza, gli Isa sono degli indicatori strutturati su modelli organizzativi di business specifici creati raggruppando gruppi omogenei di imprese con caratteristiche simili. Grazie a una moderna metodologia statistica ed economica basata su una serie di dati e informazioni fiscali relativi a diversi periodi di imposta ecco che gli Isa sono in grado di mostrare e verificare la coerenza della gestione aziendale e professionale.

Gli indicatori utilizzati sono essenzialmente di due tipi:

  • indicatori elementari di affidabilità;
  • indicatori elementari di anomalia.

Più alti sono i valori, ovvero i punteggi ottenuti in ognuna di queste categorie di indicatori, maggiore è l’affidabilità fiscale e maggiori saranno i benefici fiscali.

 

 

Gli indicatori Isa

 

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente sono due le tipologie di indicatori che costituiscono gli Isa, ciascuna di esse è, a sua volta composta da diversi sotto-indicatori, vediamoli in dettaglio.

Gli indicatori elementari di affidabilità sono costituiti da:

  • Normalità economica;
  • Dati utilizzati;
  • Modelli organizzativi;
  • Base imponibile;
  • Stima del valore aggiunto;
  • Analisi dei dati.

Gli indicatori elementari di anomalia sono invece costituiti da:

  • Discordanze tra i dati presenti nelle dichiarazioni dei contribuenti e quelle ricavabili dal ricorso a fonti esterne;
  • Profili che emergono essere diversi dalla media standard applicabile per la stessa categoria e modello organizzativo.

In aggiunta agli indicatori elementari di anomalia e agli indicatori elementari di affidabilità, vanno a comporre gli Isa anche tutta una serie di dati già in possesso dell’Inps o informazioni che possono essere integrate anche dallo stesso contribuente.

Isa e studi di settore: differenze e somiglianze

 

Gli Isa vanno a sostituire gli studi di settore che avevano l’obiettivo di stimare la prospettiva di guadagno del contribuente facendo riferimento alla categoria di appartenenza. Gli Isa, invece, mirano a creare un dialogo virtuoso tra fisco e contribuenti.

L’altra differenza fondamentale tra Isa e studi di settore è il lasso temporale di riferimento.

Il periodo di osservazione dei vecchi studi di settore era di un anno, mentre gli Isa hanno un raggio temporale di azione più lungo, di ben otto anni, questa caratteristica consente di contenere informazioni più precise sui contribuenti.

Nessun finale distopico come promesso, se vi è rimasto qualche dubbio in materia fiscale contattateci, il nostro team di esperti è a vostra disposizione!

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