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Chi paga l'irap? Quando pagare l'IRAP e quando non pagarlo

20/11/2020
Redazione

Chi paga l’IRAP? Tutto sulla tassa controversa che non piace agli imprenditori

 

Oggi rispondiamo per voi a una domanda che, scommettiamo, preferireste non avesse risposta: chi paga l’IRAP?

IRAP è l’acronimo di imposta regionale sulle attività produttive, è stata introdotta nel 1997 dal governo Prodi a sostituzione di altri tributi già esistenti:

  • l'imposta locale sui redditi (ILOR);
  • l'imposta comunale per l'esercizio di imprese e di arti e professioni (ICIAP);
  • l'imposta sul patrimonio netto delle imprese;
  • la tassa di concessione governativa per l'attribuzione del numero della partita IVA;
  • il contributo per il servizio sanitario nazionale;
  • il contributo per l'assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi.

L’IRAP è l’unica imposta del sistema fiscale italiano che è proporzionale al fatturato e non è applicata in proporzione agli utili di esercizio. Ciò significa che è una tassa che va a colpire direttamente il valore della produzione delle aziende. Inoltre, nella sua base imponibile, è ricompreso il costo del lavoro, colpendo così maggiormente quelle imprese ad alto numero di impiegati.

È per questo motivo che l’IRAP è una delle imposte più invise dagli imprenditori italiani, anche se, ci preme sottolinearlo in un momento così particolare quale quello che stiamo vivendo, l’IRAP contribuisce al finanziamento del sistema sanitario nazionale.

Un terzo del gettito fiscale dell’IRAP, infatti, contribuisce al miglioramento del SSN, mentre la parte restante finanzia il bilancio pubblico regionale.

Fatta questa dovuta introduzione, nei prossimi paragrafi andiamo a vedere insieme chi paga l’IRAP, qual è la disciplina riguardante i liberi professionisti, come si paga e quali sono le aliquote IRAP 2020.

Chi paga l’IRAP e chi non lo paga.

 

Secondo la lettera dell’art. 3 D.Lgs. n. 446/97 (la legge che istituisce l’IRAP) i soggetti passivi dell’imposta sono i seguenti:

  • società di capitali (Spa, Srl, Sapa);
  • enti che hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di un'attività commerciale;
  • amministrazioni pubbliche (Stato, Regioni, Province, Comuni, ecc.)
  • enti non commerciali residenti;
  • società ed enti non residenti di qualsiasi tipo;
  • società in nome collettivo e società in accomandita semplice;
  • persone fisiche esercenti attività commerciali o di lavoro autonomo ad esclusione dei soggetti rientranti nel regime dei minimi;
  • produttori agricoli (solo se non esonerati).

Invece, sono esentate dal pagamento dell’IRAP le società individuali, di persone o di capitali che operano nei settori agricoli e ittici.

Caso a parte riguarda i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, per i quali tratteremo il tema nel prossimo paragrafo.

Autonomi e liberi professionisti: chi paga l’IRAP?

 

Il nostro sistema fiscale è dominato dall’incertezza, e anche in questo caso, la disciplina non è chiarissima e può dare luogo a fraintendimenti. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su questo punto controverso:

  • sono tenuti al versamento dell’IRAP gli autonomi e i professionisti con collaboratori quando il loro fatturato dipende dal lavoro di queste terze persone;
  • non sono tenuti al versamento dell’IRAP i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che non si avvalgono del lavoro di terzi nell’esercizio delle proprie mansioni.

Scritta così schematicamente sembra che non ci siano problemi nell’interpretazione, ma pensiamo alle forme di lavoro flessibili. Come ci si comporta in questo caso?

Ci sono casi in cui i professionisti si avvalgono della professionalità di altri lavoratori, ma quest’ultimi non partecipano alla produzione o all’organizzazione del lavoro.

Facciamo un esempio pratico:

Il commercialista A si avvale della collaborazione abituale del commercialista B per quanto riguarda la gestione dell’attività dello studio. Anche C collabora con lo studio di A, ma in veste di segretario.

Soluzione

La soluzione è che A deve pagare l’IRAP per B ma non per C, chiaro no?

B collabora alla gestione dell’attività in quanto commercialista, rappresentando il “capitale umano” dello studio di A.

 

 

IRAP: a quanto ammonta, quando e come si paga?

 

Adesso che abbiamo visto chi deve pagare l’IRAP e chi non lo deve pagare, vediamo come si paga l’IRAP e a quanto ammontano le aliquote regionali del 2020.

 

 

Aliquote IRAP 2020

 

Abbiamo visto che l’IRAP è un'imposta regionale e pertanto il suo ammontare dipende dalla regione in cui è attiva la propria impresa.

Per il periodo di imposta che decorre dal 1° gennaio 2020 l’aliquota è fissata al 3,90% ma le regioni hanno la facoltà di applicare aliquote più alte o più basse di 0,92 punti percentuali, a seconda anche del tipo di impresa.

Per sapere con precisione l’aliquota regionale specifica per la vostra tipologia di impresa vi consigliamo di consultare il sito internet della vostra regione di appartenenza alla pagina dedicata.

 

 

IRAP 2020 scadenze

 

Sono due le scadenze da rispettare per il pagamento IRAP 2020:

  • entro il 30 giugno 2020 bisogna versare il saldo dell’anno precedente e la prima rata di quello successivo;
  • entro il 30 novembre 2020 bisogna versare la seconda rata per l’anno successivo.

 

 

IRAP 2020 modalità di pagamento

 

L’IRAP si paga attraverso i modelli F24 scaricabili dal sito dell’Agenzia delle Entrate. A seconda della tipologia di pagamento bisogna inserire i codici corretti:

  • 3800: saldo imposta regionale attività produttive;
  • 3805: interessi pagamento dilazionato;
  • 3812: acconto prima rata;
  • 3813: acconto seconda rata o pagamento in una unica soluzione.

Se vi è rimasto qualche dubbio sul pagamento IRAP o se volete capire le differenze tra i diversi tipi di tassazione e quale possa la strategia più utile per pagare meno tasse, contattate il nostro team di esperti in materia fiscale!

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