Agenzia delle Entrate dichiara di non disporre di sufficiente personale addetto e di sufficienti fondi nella lotta all'evasione fiscale.
Attraverso tale comunicato, Agenzia delle Entrate fa presente già ad inizio anno che, con tutta probabilità, non verranno raggiunti gli obiettivi fissati per l’anno 2020 nel recupero dei crediti dovuti relativi appunto alla lotta contro l’evasione fiscale ed affini.
La situazione in essere ad Agenzia delle Entrate è ben più grave di quanto ci si aspettasse: la carenza di personale è stata giudicata come gravissima considerando che il personale assunto non è più in grado di sostenere l’enorme mole di lavoro richiesta. Vi sono inoltre ritardi nei pagamenti dei dipendenti in quanto quello che rimane delle esigue risorse finanziarie dell’istituto pubblico viene destinato come salario accessorio (conto terzi, per esempio studi privati in collaborazione).
I sindacati hanno provveduto a stilare una lista di criticità da far presente al Governo ma la classe politica dirigente sembra aver deciso di non intervenire.
In risposta i sindacati hanno indetto agitazioni sociali e scioperi oltre che ad inviare una lettera a Roberto Gualtieri (Ministro dell’Economia) con l’intenzione di denunciare il grave deficit nell'operatività e nell'organizzazione di Agenzia delle Entrate (si pensi che ad oggi i vertici di Agenzia delle Entrate non hanno ancora un direttore generale).
Il calcolo programmato dalla manovra fiscale 2020 e l’eventuale rientro di capitali dovuti all'evasione fiscale (€3,2 miliardi) sono quindi a rischio.
