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Agenzia delle Entrate e Raccomandata Digitale: attenzione alle truffe!

29/10/2019
Redazione

Negli ultimi anni, una volta sostituita Equitalia, Agenzia delle Entrate ha investito (e non poco) nell’informatizzazione dei processi.

Il fine di Agenzia delle Entrate è stato quindi quello di velocizzare i processi sia nei confronti dei cittadini che nei confronti delle imprese presenti sul territorio nazionale: fattura digitale, incentivi a chi sceglie l’online piuttosto che presentarsi fisicamente agli sportelli, etc.

Cosa ha generato tutto questo?
Vi è stata come previsto, una massificazione nell’utilizzo del web e quindi della trasmissione dei dati personali in risposta a e-mail inviate dalla stessa Agenzia delle Entrate oppure per presentare ad esempio delle richieste di dilazione o ancora per semplici comunicazioni di servizio.

In buona sostanza, il sistema Agenzia delle Entrate risulta ad oggi più snello e fruibile da parte di tutti ma i rischi sono sempre dietro l’angolo ed uno su tutti sta causando non pochi problemi: le truffe che sfruttano il sistema della Raccomandata Digitale.

Il sistema è semplicissimo: camuffata come una richiesta da parte del Fisco, il cittadino o l’impresa si vede recapitare una e-mail che sembra arrivare direttamente da Agenzia delle Entrate o Agenzia delle Entrate Riscossione ma che in realtà non lo è per nulla.

Lo scopo di tale mail è carpire i dati personali delle aziende e dei cittadini come ad esempio il loro codice IBAN, la loro anagrafica, etc.

È la stessa Agenzia delle Entrate a sottolineare quanto sia pericoloso tale comportamento truffaldino. La mail oggetto di interesse è totalmente uguale a quella che invierebbe Agenzia delle Entrate e cliccando sul link appare perfino il logo del riscossore dello Stato.

Come difendersi? Agenzia delle Entrate comunica a cittadini ed imprese la propria estraneità ai fatti sottolineando di non inviare direttamente e-mail di sorta, di non accedere a link vari presenti sulla pagina di apertura e di non fornire mai documenti personali.

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